Ecografia dell’Anca
L’ecografia all’anca è un esame ecografico assolutamente non invasivo ma molto importante, che viene consigliato (anche se non di routine) per diagnosticare precocemente un’anomalia congenita detta lussazione o – secondo una definizione più recente – displasia evolutiva dell’anca.La displasia dell’anca è un difetto congenito che comporta la fuoriuscita della testa del femore dalla propria sede o comunque un incongruo rapporto dell’articolazione dell’anca. Colpisce maggiormente il sesso femminile ed ha un incidenza dell’1,5 per mille.
Nella maggior parte dei casi la lussazione interessa l’anca sinistra, proprio perché generalmente il feto è posizionato all’interno dell’utero con il lato sinistro appoggiato alla colonna vertebrale della mamma, dove ha meno spazio per estendersi.
Nel momento in cui il bambino inizia a camminare, quindi intorno ai 12 mesi, se la testa del femore non è stabile, il bambino acquisisce un’andatura anserina, ossia con il bacino oscillante.
Certo, anche a questa età la displasia è curabile, ma con minor probabilità di successo con la sola terapia conservativa (ossia con il divaricatore), inoltre la terapia è sicuramente di più lunga e non di rado il difetto deve essere corretto chirurgicamente.
Al contrario, più precoce è la diagnosi, migliore è la prognosi di guarigione, poiché l’osso nei primi mesi di vita è più duttile.
Le linee guida nazionali diramate dall’Agenzia servizi sanitari regionali dell’Istituto Superiore di Sanità, nonché dalla AAP (società di pediatria americana) dicono che per la diagnosi della displasia dell’anca c’è l’indicazione a fare l’ecografia solo qualora dovesse risultare positiva o dubbia l’esecuzione della cosiddetta manovra di Ortolani-Barlow (così chiamata dal nome dei medici che l’hanno messa a punto), una prova dinamica che serve a vedere se la testa del femore è dislocata o dislocabile dalla sua sede oppure no.
La manovra deve essere effettuata al momento della nascita e poi ogni 15-30 giorni fino al compimento dei 3 mesi di vita del bambino (quindi durante i controlli pediatrici di routine).
Da sola l’ecografia non è sufficiente: è vero che ha una sensibilità (cioè la capacità di diagnosticare la malattia) molto alta, pari al 90%, ma è anche vero che la sua specificità (che è la capacità di diagnosticare i bambini sani) è decisamente più bassa, intorno al 60-70%.
Anche se non è un esame di routine, però, di fatto l’ecografia dell’anca viene prescritta ormai dalla stragrande maggioranza dei pediatri, a prescindere dall’esito della manovra di Ortolani-Barlow.
L’ecografia dell’anca viene effettuata in un periodo compreso tra i 45 e i 60 giorni di vita del neonato, a meno che, con la manovra di Ortolani, non vengano rilevati problemi precedentemente.
Durata dell’esame: 15 minuti
Preparazione per l’esame: nessuna